17/04/2025 - NIVOLA GP MONACO 1932

NIVOLA GP MONACO 1932

UN DONO CHE RACCONTA UNA LEGGENDA: IL MUSEO TAZIO NUVOLARI ACCOGLIE UN’OPERA D’ARTE UNICA.

Mantova, 17 Aprile 2025 – A volte la storia torna a farsi presente, non con il rombo dei motori, ma con il silenzioso battito del cuore di chi la custodisce. Oggi, proprio nel giorno in cui, nel 1932, si correva il Gran Premio di Monaco, il Museo Tazio Nuvolari ha vissuto un momento di profonda emozione e memoria viva: la cerimonia di donazione di una straordinaria opera d’arte che racconta, in scala 1:12, uno dei frammenti più iconici della leggenda di Nuvolari.


La teca, realizzata con minuziosa maestria dal Gen. Stefano Toscano e dal Dott. Giuseppe Bottaro, membri del Club Modellistico San Giusto di Trieste, raffigura Tazio Nuvolari accanto alla sua Alfa Romeo 8C 2300 “Monza”, nel paddock del circuito di Montecarlo, mentre si prepara – infilando i guanti – alla giornata di prove. È un istante congelato nel tempo, che racchiude tutta la tensione, la determinazione e il silenzioso rituale che precede ogni impresa leggendaria.


Alla cerimonia erano presenti il Presidente dell’Automobile Club Mantova Alberto Marenghi e il Direttore del Museo Tazio Nuvolari, Dott. Giuseppe Pottocar, che hanno accolto con gratitudine e commozione il dono, definendolo “non solo un’opera, ma un tributo d’amore alla figura di Tazio Nuvolari e al patrimonio sportivo italiano”.

           “La scultura – ha raccontato il Gen. Toscano – immortala un momento che per noi modellisti è poesia: Tazio che si prepara, concentrato, davanti alla sua vettura, in un’atmosfera sospesa tra tensione e silenzio. Abbiamo voluto restituire la sacralità di quel gesto, in uno scenario realistico e ricco di dettagli.”


Non è solo la figura del pilota a emergere dall’opera, ma anche la potenza e l’eleganza della vettura: la Alfa Romeo 8C 2300, protagonista assoluta degli anni ’30, simbolo di ingegneria avanzata e prestazioni eccezionali.

            “Una delle auto sportive più affascinanti della sua epoca – ha sottolineato il Presidente Marenghi – con un motore da 8 cilindri e 2336 cc, capace di erogare 165 cavalli. Una creatura meccanica nata per vincere, proprio come Nuvolari.”

Questo gesto di donazione va ben oltre il valore artistico: è un ponte tra passato e presente, una testimonianza d’affetto e di passione che arricchisce il percorso espositivo del Museo, rendendolo ancora più vibrante e umano.

Nel piccolo gesto di infilarsi i guanti, in quel dettaglio tanto realistico quanto potente, si riconosce tutta la grandezza di un uomo che non ha mai smesso di correre, nemmeno nel cuore di chi lo ricorda.

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